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7 buone abitudini alimentari che mi hanno cambiato

Io, il maglione e il pranzo domenicale. ©Balloons Stories
Io, il maglione e il pranzo domenicale. ©Balloons Stories

7 buone abitudini alimentari che mi hanno cambiato

Tutto comincia dalla testa

Quante volte ci sentiamo stressati o tristi e ricorriamo al cibo? Quante volte apriamo il frigo o la credenza e la prima cosa che cerchiamo è qualcosa che addolcisca la nostra mente? E quante volte poi ci svegliamo la mattina come se ci fosse passato un tram addosso oppure abbiamo un sonno intermittente e un gonfiore inspiegabile? Sapete che tutto comincia dalla nostra testa? E allora ecco qui 7 piccole abitudini alimentari che mi hanno cambiato e che possono aiutare anche voi:

1. Imparare a riconoscere la fame

Può sembrare banale, ma distinguere la fame fisiologica da quella psicologica è il primo passo verso il successo. Mangiate quando è il vostro corpo a chiedervelo e non la vostra mente perché stressata o triste. Distraetevi passeggiando, andando in palestra o semplicemente leggendo sorseggiando una tisana.

  • Ne ho avuto conferma durante il digiuno terapeutico…ma di questo vi parlerò in un altro articolo.

2. Bere acqua

Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno è una delle migliori abitudini per tenersi in forma, contrastare la ritenzione idrica e ridurre il senso di gonfiore. I momenti migliori per bere e la quantità che assumo sono:

  • 2 bicchieri al mattino, appena sveglia (circa 20 minuti prima della colazione)
  • 2 bicchieri 20 minuti prima o 2 ore dopo i pasti
  • il resto durante la giornata

Durante i pasti è consigliabile bere acqua e succo di limone per non modificarne la digestione. Nota importante è bere acqua a temperatura ambiente, anche in estate (vi assicuro che disseta ugualmente!) e usare acqua con residuo fisso fino a 50 mg/l e comunque non oltre i 100 mg/l. Io uso la S. Anna ?

3. Sostituire lo zucchero bianco con quello di canna integrale

Lo zucchero di canna, a differenza di quello bianco, non è raffinato e il corpo lo digerisce meglio, senza creare pericolosi picchi glicemici. Ovviamente, è risaputo di fare affidamento sul vero zucchero di canna e lo si può vedere verificandone la consistenza. Io trovo ottimo quello biologico Alce Nero.

4. Bere tisane

Oltre ad aiutare contro la fame nervosa e ad essere un piacevole momento di relax, di tisane ce ne sono per ogni necessità: depurare, disintossicare, sgonfiare l’addome, reidratare, ecc. Possono sembrare un rimedio sbrigativo ma, al contrario, sono preparati fondamentali della fitoterapia che sfruttano gli effetti specifici delle piante utilizzate.

5. Mangiare più frutta e verdura e meno pane

Le famose 5 porzioni al giorno (2 di verdura e 3 di frutta) arrivano in media a 400 g, quantità minima consigliata. Non si tratta di togliere i carboidrati, si tratta di cambiarli! E buona abitudine è quella di guardare ciò che si mangia e mangiare la frutta da sola, senza assimilarla con altri cibi.

6. Preferire carne magra

Le carni magre costituiscono un gruppo di alimenti che dovrebbe sostituire quasi completamente le carni grasse e, nella frequenza di consumo delle pietanze, dovrebbero alternarsi a pesce, uova e legumi.

7. Usare spesso il forno e la cottura a vapore o stufata. Dimenticare il fritto  

È meglio scegliere ricette a base di questi metodi di cottura. In questo modo si potranno ottenere cibi più ricchi dal punto di vista nutrizionale e del sapore. Provate ad usare pentole antiaderenti “ecologiche” per rendere la cottura più facile. Se si cucina con l’olio bisogna cercare la misura giusta usando un cucchiaio e non versare a piacere – anche se alcuni oli come quello d’oliva e di mandorle effettivamente contribuiscono alla salute.

Queste sono le 7 buone abitudini alimentari che mi hanno cambiato. Va da sé che è cosa buona e giusta rivolgersi ad uno specialista e concordare assieme quello che fa per voi. Io stessa l’ho fatto: un buon amico, nutrizionista e naturopata! ???

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